Santa Maria Eugenia
Un patrimonio spirituale di amore e servizio
S. Maria Eugenia fu una donna degna di nota. Guidò l’Assunzione per cinquantacinque anni a partire dalla sua fondazione nel 1839. Intuì che ognuno di noi è chiamato da Dio a servirlo in modo unico, e che la sua chiamata personale era quella di ispirare molti altri a edificare il Regno di Dio attraverso l’educazione.
Vita ed educazione
Incontri con Dio
Anna Eugenia Milleret, che in seguito diventerà suor Maria Eugenia di Gesù fondatrice delle Religiose dell’Assunzione, nasce a Metz, nel nord della Francia, nel 1817. La sua famiglia è privilegiata, ricca, politicamente impegnata e non praticante. Anna Eugenia viene tuttavia battezzata e la sua prima comunione, il giorno di Natale del 1829, all’età di dodici anni, è per lei una straordinaria esperienza spirituale: le viene dato di provare il sentimento dell’immensità di Dio, al quale si sente unita da un “vincolo d’amore.”
A 13 anni, suo padre fallisce, i suoi si separano e lei si trasferisce a Parigi con la madre che, due anni dopo, muore di colera. All’età di quindici anni, Anna Eugenia si ritrova sola. Priva di sostegno, si chiede quale sia il senso della sua vita, cosa possa renderla felice. La vita superficiale e mondana che conduce non le basta, ma neanche una vita cristiana troppo pia, che non metta in pratica la fede.
La scoperta che “Ognuno di noi ha una missione sulla terra.”
Un intervento divino
Poi Dio interviene. Nel 1836, assistendo alle conferenze quaresimali del padre Lacordaire, predicatore domenicano, nella cattedrale di Notre Dame a Parigi, Anna Eugenia si sente colpita nell’intimo e capisce di dover consacrare la sua vita a Dio. Scrive a Lacordaire: “Ognuno di noi ha una missione sulla terra” Ma quale era la sua? Lacordaire le consiglia di essere paziente, di leggere e di pregare. L’anno seguente la sua strada incrocia quella di padre Combalot , che le parla dell’idea di fondare una congregazione per educare le ragazze in vista di una trasformazione della società illuminata dai valori del Vangelo. Il progetto si concretizzerà il 30 aprile 1839.
Ispirata da due grandi amicizie
Questa giovane donna, ora suor Maria Eugenia, diventa una fondatrice instancabile. È aiutata da una forte amicizia con una delle primissime suore, Kate O’Neill, che sarebbe diventata suor Thérèse Emmanuel, cofondatrice della congregazione. Un altro amico intimo è padre Emmanuel d’Alzon, che le era stato presentato dallo stesso Combalot prima della fondazione della congregazione. Quando la relazione con padre Combalot diventa troppo difficile, Maria Eugenia si rivolge a padre d’Alzon in cerca di aiuto. Questi, pur vivendo a più di 800 km di distanza, accetta di aiutarla e di sostenerla. Iniziano così un’amicizia e una collaborazione che dureranno per quasi quarant’anni, fino alla morte di lui. Fu Maria Eugenia ad incoraggiarlo a fondare, nel 1845, una congregazione maschile, gli Agostiniani dell’Assunzione, ma più di ogni altra cosa, i due si aiutarono mutualmente a raggiungere la santità.
Alla testa di una congregazione in piena espansione
Maria Eugenia guiderà le Religiose dell’Assunzione per cinquantacinque anni. La sua preoccupazione principale sono le suore: la loro felicità, la loro formazione, il loro lavoro. Si preoccupa per la loro salute – più di duecento suore moriranno prima di lei, spesso giovani e di tubercolosi. Maria Eugenia viaggia costantemente di comunità in comunità per incoraggiare, consolare e stimolare. Man mano che la congregazione si fa conoscere, la fondatrice viene invitata a creare nuove comunità. Maria Eugenia considera quest’opera come un lavoro fatto nella Chiesa e per la Chiesa, e la sua fedeltà ad essa rimane assoluta. Maria Eugenia trascorre gli ultimi anni della sua vita sempre più in solitudine. A poco a poco la sua salute deteriora. Coloro che la circondano sono colpiti dalla sua gentilezza e pazienza. Dice un giorno: “Guardo il mio Signore, è guardandolo che impariamo ad amare”. Maria Eugenia muore, circondata dalle sue consorelle, il 10 marzo 1898. La sua santità è stata riconosciuta dalla Chiesa: beatificata nel 1975, viene canonizzata da Papa Benedetto XVI il 3 giugno 2007.